Questa voce
dell’Abbecedario è un regalo per i genitori, come una sorta di bonus
o di livello extra nei videogiochi per mettere a fuoco dei punti
salienti della questione “tempo passato allo schermo”.
Infatti, spesso i genitori di bambini e
adolescenti si chiedono e chiedono a figure che ritengono esperte
del digitale: “Quanto tempo al giorno posso far stare mio/a figlio/a
su Internet?” “Quando è giusto che si colleghi e quando invece avrei
ragione a proibirlo?” “È sempre davanti allo schermo! Come faccio a
risolvere questo problema?!”
È giusto avere dubbi sul fatto che in
famiglia si abbia un approccio equilibrato alle tecnologie, e una
delle preoccupazioni principali è data dall’idea che se i ragazzi
trascorrono del tempo davanti agli schermi, allora rimpiazzano altre
attività che potrebbero o dovrebbero fare.
Ma ciò non tiene conto del fatto che gli schermi
si usano per fare molte cose diverse. Come ad esempio:
- Chattare con gli amici
- Disegnare
- Fare ricerche per i compiti
- Ascoltare un podcast
- Giocare
- Stare sui social media per tenersi aggiornati sulle attività
di idoli e amici
Queste attività e molte altre vengono svolte
attraverso gli schermi perché questi dispositivi sono diventati
centrali nelle nostre vite e sono legati al modo in cui lavoriamo,
giochiamo, socializziamo e comunichiamo. Il “tempo passato allo
schermo” definito in maniera così generica e che sembra sostituire
attività più salutari in realtà è fatto quindi da tante attività che
possono considerarsi benefiche (Boccia Artieri 2011). In effetti,
secondo studi recenti, per i ragazzi anche passare poco tempo allo
schermo causerebbe danni (Przybylski e Weinstein, 2017).
Quindi, piuttosto che guardare l'orologio,
proponiamo le seguenti domande:
tuo figlio
- Mangia e dorme abbastanza?
- È fisicamente sano?
- Ha relazioni con amici e familiari – online e offline?
- Si impegna a scuola?
- Ha hobby e interessi – anche attraverso la tecnologia?
Se rispondi sì alla maggior parte o a tutte
queste domande, probabilmente tuo figlio sta online in modo
equilibrato.
Inoltre, è molto importante secondo Sonia Livingstone1 passare del
tempo condiviso usando gli schermi. Quando si condivide il tempo in
questo modo l’esperienza diventa interattiva e si possono imparare
nuove cose – in entrambe le direzioni!
Ecco alcune idee per condividere il tempo dello
schermo con tuo figlio:
- Cerca online con tuo figlio qualcosa che interessa entrambi
(es. prossima vacanza? Una ricetta per cena?)
- Giocate insieme a una partita di un video gioco
- Create una playlist condivisa di musica da ascoltare in
macchina
- Fai in modo che tuo figlio ti insegni a giocare a un gioco
online che gli piace o che ti accompagni a scoprire le sue app
preferite
Buona e-splorazione!
Riferimenti utili
- Boccia Artieri, G. (2011). Facebook per genitori, 40k.
- Progetto EU Kids Online. Enhancing knowledge of European
children's online opportunities, risks and safety (The London
School of Economics and Political Science), link alla pagina: http://www.lse.ac.uk/media-and-communications/research/research-projects/eu-kids-online
- Progetto Net Children Go Mobile (OssCom, Centro di ricerca sui
media e la comunicazione Università Cattolica del S. Cuore di
Milano), link alla pagina https://netchildrengomobile.eu/
- Przybylski, A. K.; Weinstein, N. (2017). A Large-Scale Test of
the Goldilocks Hypothesis: Quantifying the Relations Between
Digital-Screen Use and the Mental Well-Being of
Adolescents. Psychological Science, 28 (2), 204–215